L'estremo saluto a don Giuseppe

Parroco da 44 anni, si è spento venerdì scorso in ospedale a Ciriè dopo una breve malattia
Il Risveglio - Giovedì 30 agosto 2012

Chiesa e piazza gremite lunedì pomeriggio 27 agosto per l'ultimo saluto a don Giuseppe Sanguinetti, parroco di Fiano da 44 anni, mancato venerdì scorso presso l'ospedale di Ciriè dopo pochi giorni di ricovero.

Nato il 1° gennaio 1930 a Beinasco - dove è stato sepolto accanto ai suoi cari - sacerdore dal 1953, esercitò il suo ministero a Beinasco, poi a Grugliasco e a Torino, prima di giungere a Fiano nel 1968. Affabile, con il suo costante sorriso, ma fermo nell'annuncio del Vangelo e nel concretizzarlo, operò negli anni del post-Concilio imprimendo un'accelerazione alla vita comunitaria. Furono costituiti il Consiglio Parrocchiale e quello per gli Affari Economici; nacquero i gruppi famiglia, della Caritas, della preghiera, il coro; si sviluppò l'attività catechistica, le iniziative per gli anziani e soprattutto per i giovani, i più legati da affetto al loro parroco. Accanto a lui, dal 1991, la preziosa opera di suor Domenica Bergamaschi.

Don Giuseppe, con la sua semplicità sapeva farsi voler bene, per tutti aveva un sorriso e "un momento" da dedicare; l'incontro con lui infondeva serenità.

L'arcivescovo monsignor Cesare Nosiglia ha celebrato i funerali con il vicario episcopale don Claudio Baima Rughet, che ha ricordato la figura di don Sanguinetti; accanto a loro più di trenta sacerdoti e diaconi, i parroci dell'unità pastorale, con don Pier Giuseppe Sandretto che nelle prossime settimane seguirà la parrocchia di Fiano. Nella navata il sindaco Guglielmo Filippini, amministratori, sindaci dell'Oltre Stura, i rappresentanti delle associazioni, con i ragazzi attorno alla bara.

Le parole dell'arcivescovo sono di speranza: "certa, affidabile, perché fondata su Cristo, don Giuseppe ne ha dato testimonianza, con la sua predicazione e le sue opere; il suo testamento è accogliere ciò che ha insegnato come Vangelo vivente, ringraziando il Signore per aver mandato questo pastore".

Monsignor Nosiglia ha colto, oltre al grande affetto per il proprio parroco, l'attesa della comunità per conoscere il nome di chi proseguirà la feconda opera di don Giuseppe.

Davide Bussone