Il saluto a don Sanguinetti

Cordoglio a Fiano - Il parroco guidava la comunità religiosa dal 1968
La funzione è stata presieduta dall'arcivescovo Cesare Nosiglia
Il Canavese - Mercoledì 29 agosto 2012

FIANO - Paese in lutto per la scomparsa di don Giuseppe Sanguinetti. Le campane hanno risuonato tristemente lunedì 27 agosto per le esequie del parroco, mancato nella notte tra giovedì 23 e venerdi 24 agosto, per un malore.

Alla giornata erano presenti i giovani, i ragazzi del catechismo, le associazioni, le autorità comunali e tutti i sacerdoti della zona. La funzione è stata presieduta dall'arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia che ha affermato: "Da due anni sono nella vostra diocesi e ogni volta che tocca celebrare il funerale di un parroco sento la prova a cui è messa la chiesa nella perdita di un sacerdote. Ma allo stesso tempo, mi felicito nel constatare quanto hanno seminato".

C'era molta commozione tra i giovani che, per tutta la cerimonia, hanno presenziato ai piedi della salma, salutandolo con una canzone.

Don Claudio Baima Rughet, vicario episcopale, ha dato lettura del curriculum pastorale di don Giuseppe. Nasce a Beinasco il primo gennaio 1930, entra in seminario a 11 anni nel 1941 a Giaveno. Viene ordinato nel giugno del 1953 dal cardinale Maurilio Fossati. Viene nominato aiuto parroco prima a Grugliasco poi a Torino. Quindi ricopre il ruolo di vice-parroco a Beinasco e, infine, nel 1968, sull'onda del concilio vaticano II arriva a Fiano.

Presto suor Domenica Bergamasco diventa un appoggio prima per le attività pastorali e, poi, anche per quelle domestiche. Continua don Claudio: "Sosteneva, per un sacerdote, la necessità di aggiornamento costante e coltivare una profnda vita interiore. Per don Giuseppe non si poteva essere pastori senza un amore intimo e personale con il Signore. Tra le parole affermate durante il cinquantesimo di sacerdozio, ricordiamo una frase: Restano le cose germogliate dalla parola di Dio".

Il coro gli ha reso onore esibendosi nel migliore dei repertori, mentre l'arcivescovo, al termine della funzione, ha proceduto alla benedizione con l'acqua e l'incenso.

Quindi il corteo si è recato in sfilata al camposanto, seguito da centinaia di affezionati parrocchiani. La salma è stata tumulata nella tomba di famiglia a Beinasco.

Sandra Origliasso