Progetto di restauro

Ditta MARZI Italo s.n.c. in data 28 luglio 2011

 

La nostra tipologia di intervento di restauro è volta al recupero della fisionomia originaria voluta dai Concone, salvaguardandone tutto il materiale antico presente ed eliminando tutte le parti aggiuntive effettuate da Serratrice.

L’importante strumento verrà pertanto riportato all’originale stato settecentesco con la tipica tastiera di fattura conconiana, ossia di tipo “uso cembalo”, secondo il profilo specifico per il decennio anni ’60 del Settecento.

L’intervento effettuato nell’anno 1924 dal Serratrice non ha comportato fortunatamente lo stravolgimento dello strumento garantendo la possibilità di eseguire un restauro filologico che rimane perfettamente fattibile. Lo strumento verrà pertanto restituito alla sua originaria configurazione e, su di esso, si potrà suonare tutta la letteratura organistica italiana antica.

L’intervento di restauro avrà inizio con lo smontaggio completo della parte strumentale, l’imballaggio ed il trasporto in laboratorio delle diverse parti, dove verranno pulite e catalogate.

I due somieri (maestro e di basseria) dopo essere stati aperti saranno oggetto di trattamento antitarlo, verranno rimosse e sostituite le guarnizioni in pelle, verranno verificati e controllati i piani di scorrimento delle stecche e dei registri; occorrerà riportare le leve di azionamento delle stecche registro alla lunghezza occorrente e ripristinare i tiranti di collegamento necessari; il tutto verrà rifinito con cera naturale.

Il crivello verrà consolidato, con ripristino delle parti lacerate o sformate, utilizzando il medesimo materiale impiegato all’origine.

Verranno eliminate le parti aggiunte alla catenacciatura della tastiera; il tutto, ripulito e verificato - con eliminazione di ogni agio eccessivo - verrà trattato con un leggero strato protettivo di gommalacca.

I due mantici originali verranno smontati in tutte le parti, andrà eliminata la carta blu incollata agli inizi del ‘900, le pelli esaurite saranno sostituite con materiale identico all’originale; saranno sottoposti a trattamento antitarlo, verranno risanate le parti in legno e ripristinate le valvole di aspirazione esistenti.

Le 406 canne in metallo saranno lavate, riordinate secondo la segnatura originale, rimesse in forma saldando tagli e squarci anche reintegrando il materiale mancante; sulle canne di facciata - da riportare alla lunghezza originale - sarà eliminato lo staro di vernice di alluminio e tolti i baffi dalle bocche. Le 8 canne in legno originale verranno liberate dalla vernice attuale, trattate con antitarlo, stuccate e riverniciate con la tradizionale terra rossa e colla a caldo, come in origine.

Lo strumento verrà poi rimontato in loco (con alcuni interventi di ricostruzione non contemplati nella presente relazione e nel preventivo di restauro), intonato ed accordato.

Le parti dell’organo risalenti al 1924 saranno tutte asportate; non verranno demolite o riutilizzate in altre strutture, ma ripulite e conservate a parte, in locali della Parrocchia, a testimonianza degli interventi subiti dallo strumento.